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Il 7 febbraio 1450 una delle più nobili famiglie italiane toccava il suo apogeo: in Milano entrava da trionfatore Francesco Sforza. Si compiva così un progetto iniziato nel 1385 da Muzio Attendolo che si fece soldato di ventura e venne chiamato Sforza per l'eccezionale coraggio e la straordinaria temerarietà. Nel volgere di un cinquantennio la grande famiglia degli Sforza passò dalla gloria alla tragedia: Galeazzo Sforza rivelerà una particolare inclinazione alla violenza e alla crudeltà; Ludovico detto il Moro darà vita a una lega che presto gli si rivolterà contro e finirà i suoi giorni prigioniero dei francesi nel castello di Loches. La dinastia è passata alla storia come protagonista del mutare di un'epoca: dalle durezze e ferocie del Trecento alla ricchezza armoniosa del Rinascimento. Francesco Sforza è stato maestro nella diplomazia e nelle arti militari; Galeazzo fu a lungo ricordato per i modi superbi e per la vita dissoluta; sotto la reggenza di Ludovico, Milano ebbe un periodo d'oro, con la presenza alla corte di artisti come Leonardo e il Bramante e di molti altri pittori, musicisti e poeti. "I terribili Sforza" è una ricostruzione della storia di una famiglia, dei personaggi, delle piccole cose di tutti i giorni, delle passioni, delle crudeltà.