Tab Article
Scrittore, critico, organizzatore culturale, Stelio Crise (1915-1991), è stato prima di tutto un bibliotecario che ha fatto coincidere la propria vita con la passione per i libri. Un intellettuale in dissolvenza che suggerisce e agisce dietro le quinte indicando percorsi anticonformisti per la cultura. In contatto con Saba, Stuparich, Giotti, Pittoni, Marin, Crise diventa nel tempo punto di riferimento del milieu culturale giuliano per il quale favorisce programmi culturali anche attraverso i suoi contatti col mondo dell'editoria italiana. Particolarmente fruttuoso è il rapporto più che trentennale con Vanni Scheiwiller che, grazie a Crise, pubblicherà per la collana all'Insegna del pesce d'oro un numero così alto di scrittori triestini da essere scambiato talvolta come "editore triestino". Il libro "Stelio Crise. Relazioni e corrispondenze", che fa seguito ad una mostra documentaria, vuole restituire la complessità di questo protagonista della vita culturale attraverso le tante lettere inedite che testimoniano la capacità di Crise di entrare in relazione profonda con le maggiori personalità della cultura. Grazie al lavoro di ricerca in molti archivi, italiani e stranieri, è stata ricostruita una parte della rete di legami che fanno di Crise il regista della cultura locale meno provinciale fino a diventare il riferimento triestino di Ungaretti, Bacchelli, Pampaloni, Sereni, Pasolini, Dos Passos e tanti altri intellettuali.