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"Pensare per suoni è un arco fluido, teso da tre autrici e un autore, attraverso le intelligenze distinte del fenomeno musicale nella sua essenzialità. Il suono si dà all'individuo come una pluralità di modi non verbali di pensiero e di azione, e patrimonio di conoscenze derivanti da intelligenze altre, ai fini della creazione di un pensiero "nuovo", direbbe Steven Mithen. Un arco che si estende dalle profondità della tradizione della favella primordiale del Verbo, dunque, ai movimenti contemporanei di sperimentazione e didattica, passando per i sincretismi della memoria religiosa popolare, il tonuntergrund di Nietzsche, le fioriture concettuali leopardiane tra musica e linguaggio, la Weltanschauung di liberazione acustica di John Cage, le nuove costellazioni di inclusione attraverso la sensibilizzazione e l'agire educativo della didattica musicale."