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"Questo volume nasce dal lavoro di ricostituzione del catalogo della biblioteca di Vittorio Alfieri, in buona parte dispersa dopo il 1792 e della quale si erano perse le tracce per più di due secoli. Il ritrovamento di buona parte dei volumi appartenuti alla collezione di Alfieri permette di ripristinare un tassello essenziale della sua officina letteraria, e di tracciare la topografia dello spazio letterario entro cui si mosse lo scrittore negli anni della sua formazione e in quelli, cruciali, in cui videro la luce le sue opere più importanti (dalle tragedie ai trattati politico-letterari alla prima redazione della Vita). Dopo aver indagato il rapporto dello scrittore con i suoi libri, la maniera in cui li utilizzò, li lesse e li studiò, questo volume interroga anche un'altra dimensione, non meno fondamentale, della biblioteca, che, come la memoria, si costituisce per sedimenti (acquisti, (...)".