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'Nel corpus della musica strumentale italiana del sec. XVIII, notevole rilevanza assume una raccolta svedese nota come Collezione Gimo, particolarmente ricca di opere per mandolino "napoletano", a tutt'oggi conservata presso la Biblioteca Universitaria di Uppsala. L'antologia fu messa insieme da Jean Henry Lefebure, nobile di Stoccolma e "dilettante" di musica, il quale ebbe modo di procurarsi, in occasione del proprio Grand tour in Italia, intorno al 1760, una gran mole di partiture e di materiale musicale, confluita in una personale collezione di musica italiana del tempo. La raccolta contiene opere per mandolino di autori quali Giovanni Battista Gervasio, Emanuele Barbella, Carlo Cecere, Giuseppe Giuliano, Gaspare Gabellone, Domenico Gaudioso, Gioacchino Cocchi, Vito Ugolino, e va a configurarsi come una tra le fonti principali riguardo alla letteratura specifica dello strumento. Il saggio si pone come iniziale contributo circa le composizioni per mandolino della Collezione Gimo.