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'Il recupero critico dell'opera letteraria e artistica di Francesco da Barberino, che fu contemporaneo di Dante e di Giotto, è appena avviato. Per inserirla nel quadro storico-culturale del primo Trecento, il libro esplora i problemi critici più importanti legati all'interpretazione dell'opera barberiniana, come l'assetto formale dei Documenti d'Amore e del Reggimento e costumi di donna, l'immaginario allegorico e il bilinguismo latino-volgare. Dal terreno all'eterno, la poesia didascalica del notaio valdelsano, che godette di una certa fama tra i suoi contemporanei come testimonia Boccaccio, traccia un percorso ascendente incentrato sull'ideale della cortesia. Viene così illustrata la vitalità delle tradizioni didattiche medievali e il loro legame con l'emergere di una nuova figura di intellettuale laico nell'Italia comunale.'