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La storia di un uomo che, con grande coraggio, ha avuto la forza di rinascere e riconquistare una propria normalità riuscendo a riemergere da un parossismo di sofferenze che solo chi ha vissuto può pienamente comprendere. L'autore con grande dignità racconta avvenimenti, anche crudi e sicuramente molto dolorosi, che appartengono alla sua intimità più profonda. Si mette a nudo e lo fa con una forza pari all'eroismo, senza temere commenti e opinioni. La malattia mentale non è una colpa, afferma Giangrasso, è solo una malattia e come tale va affrontata non solo da chi la vive sulla propria pelle ma anche da chi, soprattutto i parenti, deve affrontarla e spesso non ha i mezzi culturali per farlo. Il libro non è solo la sua storia personale ma è anche la storia di chi, nel silenzio, lavora per rendere dignitosa la vita dei malati di mente ed è anche la storia di tutti i malati di mente. Ma è anche un libro di speranza perché Giangrasso ci dice, e ce lo dimostra con la sua esistenza, che se dalla malattia mentale non è possibile guarire è invece possibile conviverci, seppure dopo essere passati attraverso una profonda lacerazione.