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Pubblicata per la prima volta nel 1996, quando l'autrice aveva settant'anni, Women in Their Beds è la raccolta finale di Gina Berriault. Il volume rappresentò una svolta per Berriault, portandole finalmente l'attenzione critica che meritava. Fu ampiamente elogiato dalla stampa e vinse numerosi prestigiosi premi letterari nazionali. Lynell George del Los Angeles Times Book Review scrisse: "Gina Berriault scrive dei letti che costruiamo e in cui poi siamo costretti a stenderci." La storia che dà il titolo alla raccolta è ambientata a San Francisco alla fine degli anni '60 e descrive le esperienze di una giovane attrice, Angela Anson, che ha un lavoro come assistente sociale all'ospedale della contea. Qui svolge il compito di assegnare le pazienti del reparto femminile ad altri istituti, ma si oppone al suo ruolo di ingranaggio della burocrazia, identificandosi fortemente con le donne oppresse. Angela collega così i destini che le donne condividono, formando una teoria secondo cui le donne sono "inseparabili dai loro letti". "Donne nei loro letti" ha una logica onirica che offusca i confini tra sé e gli altri, i fatti e i sentimenti, il dramma e la realtà.