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"Una mattina di giugno del 1872, all'alba, uccisi mio padre..." Un club, per l'appunto, in cui il denominatore comune dei quattro racconti è la voluttà d'aver fatto fuori i propri famigliari. Quanto di più corrosivo, quindi, tra umor nero, provocazione e cinismo, a proposito del tanto celebrato 'focolare domestico', all'ombra del quale anche ai nostri giorni sembrano covare le braci di odi e d'insofferenze inestinguibili. Si uccide con gusto, impassibilità ed efferatezza, in questi racconti, padri e madri, ma anche zii, cinesi, cani, bambini e passanti: in un certo senso possiamo dire che Ambrose Bierce `The Bitter', con i suoi omicidi, preannuncia prima il surrealismo degli altrettanto implacabili Delitti esemplari di Max Aub, e poi tantissimi autori contemporanei.