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"Quando Lauritzen arrivò a Vigatto, la Repubblica Sociale Italiana era in via di costituzione; il fascio repubblicano si costituì soltanto nel dicembre e con un minor numero di aderenti, mentre il podestà sembra che continuasse a essere il podestà della città di Parma, a cui il comune di Vigatto era stato temporaneamente annesso dal fascismo. Tuttavia, nel complesso, emerge anche dalla testimonianza di Lauritzen la fragilità dell'impianto e del radicamento della RSI. Grazie ai suoi precedenti di ufficiale e alla stima che raccoglie fra gli uomini del distaccamento Matteotti, un distaccamento composto quasi esclusivamente di giovani (soprattutto cattolici) della zona di Vigatto e a cui egli resterà anche in seguito particolarmente legato, poco dopo ne diviene comandante. Nel movimento partigiano, Lauritzen salirà rapidamente i vari gradi: capo di stato maggiore della IV Brigata Giustizia e Libertà, col grado di comandante di battaglione (senza però avere funzioni dirette di comando); poi vice comandante e infine comandante della brigata che, dopo lo scioglimento della Brigata IV Giustizia e Libertà a causa del rastrellamento del gennaio 1944, si formò attraverso un faticoso e tormentato processo di ricostituzione sotto il nome di III Julia nel gennaio-febbraio 1945, e che tese a collocarsi nell'area del cattolicesimo politico. E delle vicende della III Julia, di cui manca una ricostruzione storico-scientifica, fornisce uno sguardo di prima mano..." (Dalla nota introduttiva di Fiorenzo Sicuri)