Tab Article
Questo libro racconta la storia dell'antica tenuta delle Tre Fontane, un territorio di circa 500 ettari, nella campagna romana, il cui fulcro era rappresentato dalla millenaria abbazia cistercense. Tra l'Ottocento e il Novecento è stata oggetto di uno dei più importanti interventi di bonifica dell'Agro grazie all'abnegazione dei frati trappisti e al sacrificio di centinaia di forzati della colonia penale. Quei coraggiosi vinsero la millenaria battaglia contro la malaria e trasformarono la tomba di Roma, così erano chiamate le Tre Fontane, in una vasta area agricola produttiva. Oggi di quella tenuta non rimangono che pochi segni: un bosco di eucalipti impiantati per asciugare gli acquitrini della zona, un uliveto e l'antica distilleria. L'urbanizzazione dei nuovi quartieri sorti intorno all'Eur, alla Montagnola e al Serafico hanno cancellato il vecchio sistema viario e le ultime case dei coloni su via Laurentina e via dei trappisti. Anche quello che resta dell'antico Fosso delle Tre Fontane rischia di essere coperto sotto l'asfalto di una nuova massiccia edificazione di 400 mila metri cubi tra via di Grottaperfetta e via Ballarin, l'I 60. Da due anni un gruppo consistente di cittadini, tra cui alcuni discendenti dei vecchi contadini delle Tre Fontane, hanno preso possesso di un esteso terreno comunale abbandonato al degrado, a poche centinaia di metri dall'abbazia, creando una delle più significative esperienze di orti urbani nella città di Roma.