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Una curiosa antologia di memorie e aneddoti costellata di personaggi che rimangono impressi come macchiette e ossessioni che diventano familiari come ritornelli. Gli anni Trenta e l'infanzia vissuta nel cuore della borghesia romana, il fascismo e la guerra, l'amore-odio per Roma, gli anni vissuti in Perù, il ricovero in clinica psichiatrica, l'incontro con Nanni Moretti e il cinema. Un fiume in piena racchiuso in sketch dall'inconfondibile stile Remotti. E quindi, ovviamente, anche tanto sesso. Ma accanto alla venerazione della donna emerge un altro grande amore dell'eclettico Remo: l'arte. Gli anni vissuti tra Berlino e Milano e gli incontri con Fontana, Burri, Manzoni, Vedova restano immortalati in istantanee che, pur attraverso l'umorismo, restituiscono il clima del fermento culturale che si respirava a cavallo fra gli anni Sessanta e Settanta. Una vita lunga e intensa che tra amori, squilibri, sconfitte e follia, travolge con la passione di chi ha sempre provato a vivere da uomo libero. Con una poesia di Andrea Rivera. Prefazione di Filippo Martinez.