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Tutte le volte che l'Italia dice «no», il conto che i cittadini pagano è decisamente salato. Soprattutto in termini di mancate opportunità. Dall'opposizione ideologica alle infrastrutture al sistema della formazione bloccato, dalle disfunzioni della pubblica amministrazione alla giustizia troppo lenta, dai mai sopiti interessi corporativi fino al caso emblematico dei vaccini, si pagano ancora troppi dazi all'inerzia e a un'industria che parla sempre di più la lingua straniera. Il testo, scritto a quattro mani da Alberto Brambilla e Stefano Cianciotta - con l'introduzione di Alessandro Beulcke, presidente del Nimby Forum - passa in rassegna i più recenti «veti» che hanno impedito al nostro Paese di crescere e di promuovere uno sviluppo al passo con quello dei Paesi occidentali più progrediti. Per invertire la tendenza, gli autori (ri)lanciano una serie di proposte utili e potenzialmente proficue su fisco, spesa pubblica, mercato del lavoro, giustizia, scuola e università.