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In questo libro gli autori ricostruiscono il quadro complessivo, e il più possibile organico, del sistema-musica in Italia all'anno 2000, senza distinzioni di generi e stili. L'anno 2000 fu un anno di bonaccia, prima della tempesta scatenata dal crollo delle Torri gemelle. Anche per la musica, in Italia, gli orizzonti apparivano radiosi, con le cosiddette "riforme" dei Conservatori, delle Università, dei teatri e degli enti sinfonici. Il mercato dei CD, anche in Italia, era ai vertici storici; le edicole rigurgitavano di pubblicazioni di argomento musicale, su carta o digitali. Il decennio successivo si è incaricato di far cadere la troppo facile illusione che legislatori e amministratori pasticcioni sarebbero stati in grado di migliorare le disastrate strutture della formazione (dei musicisti e del pubblico), del dibattito culturale e del mercato musicale. Eppure questo libro mostra quanto sia vivace il mondo musicale italiano, là dove trovano spazio il volontariato, l'improvvisazione, la disponibilità a intraprendere e a mantenersi aggiornati con tutto quello che si sta muovendo nel mondo "reale" e nel mondo di internet. Questa vivacità è destinata a ripiegare sotto il peso della mancanza delle risorse, della precarietà del lavoro, della scarsa considerazione sociale? Oppure, in futuro, potrà trovare sostegno e riconoscimento? L'esistenza stessa di questa collana significa la volontà di porsi, attivamente e positivamente, all'interno della seconda opzione.