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A vent'anni dalla caduta del muro di Berlino e dalla fine del comunismo, la realtà delle relazioni tra Russia ed Europa-Occidente ha smentito le iniziali aspettative sulla "fine della storia" e sull'inevitabile convergenza dell'ex-URSS sui modelli della democrazia liberale e del capitalismo occidentale. L'obiettivo-chiave della conservazione dello status di grande potenza ha drammatizzato infatti, per quanto riguarda la Russia, il dilemma tra la difesa della propria autonomia e sovranità e la possibile integrazione, o almeno stretta associazione e identificazione, con l'Europa-Occidente. La mancanza di un vero progetto dell'Occidente verso la Russia non ha d'altra parte aiutato a far percepire a quest'ultima i vantaggi di una sua possibile integrazione nello spazio paneuropeo. Il rapporto tra Russia ed Europa-Occidente si è così sviluppato senza una chiara direzione, e, pur con i progressi realizzati sul piano dell'integrazione economica, resta ancora turbato da molte incomprensioni di fondo. Russia ed Europa hanno tuttavia bisogno l'una dell'altra e il XXI secolo può aprire prospettive nuove e ben più coinvolgenti per ridefinire i rapporti tra questi due vicini ancora lontani.