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La ripresa dell'industria, gli investimenti in innovazione e in cultura, l'eredità olimpica, le grandi trasformazioni urbane. Il rapporto su Torino, come ogni anno, fa un bilancio su quanto è stato realizzato, non realizzato, sulle strategie per il futuro dell'area. Il taglio analitico rimane quello consolidato, fortemente ancorato ai dati sui trend e a un'analisi minuziosa dei progetti. Il nuovo orizzonte di riferimento diventa il 2011, anno delle celebrazioni del centocinquantesimo anniversario dell'Unità nazionale. Anche per questo, il rapporto di quest'anno dedica molte pagine alla cultura concentrandosi su politiche, progetti di sviluppo, offerta e consumi culturali - e altrettante al rapporto tra capoluogo e regione, cercando di rispondere all'interrogativo "Quanto Torino può dirsi oggi capitale del Piemonte?".