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Nella seconda metà degli anni Cinquanta l'Italia ricercò la parità con gli alleati attraverso una politica estera più incisiva nei confronti non solo dei partner occidentali, ma anche - valorizzando lo status che storia e geografia le attribuivano - dei rapporti Est-Ovest e Nord-Sud. Inoltre, nel corso della terza legislatura repubblicana, dal 1958 al 1963, si preparava in politica interna l'apertura a sinistra, accompagnata in ambito internazionale dal tentativo di realizzare un atlantismo più rispondente ai mutamenti dello scenario mondiale, caratterizzato dalla coesistenza competitiva con i Paesi socialisti e dal processo di decolonizzazione. In questo volume l'autrice, utilizzando in gran parte documenti inediti reperiti in archivi italiani, francesi, tedeschi e inglesi, ricostruisce la politica estera di Roma approfondendone i diversi aspetti: dalla politica atlantica, alla strategia europea, ai rapporti con gli Stati socialisti e con i Paesi in via di sviluppo. L'analisi ripercorre la politica dei cinque governi che si alternarono nell'arco della legislatura, e si sofferma in particolare sulla figura di Amintore Fanfani, che fu uno dei protagonisti di questa stagione politica e che introdusse una serie di innovazioni nella strategia internazionale dell'Italia