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Il poeta Eugenio Montale ha un bel paragone sulla vita. Scrive che essa è come chi esce durante l'estate nel sole abbagliante e costeggia un muro "che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia". Il muro lo deve e lo vuole superare. Teme di ferirsi. Ma nel suo cuore nutre una speranza: di trovare una porta. Perché la vita cristiana è così. Lo ha detto Gesù: Io sono la porta (Gv 10, 7). E se lui è la porta, essa si aprirà perché lui è misericordia.