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La Torino del Novecento non è stata solo un'importante città operaia ma anche una grande città di ceti medi: una città in cui, a dispetto delle crescenti disuguaglianze, le differenze sociali sembravano destinate nel tempo ad attenuarsi per effetto di una progressiva espansione dei redditi, dei consumi e del welfare. Il libro osserva gli edifici residenziali per i ceti medi costruiti a Torino nei decenni successivi alla seconda guerra mondiale: un periodo di espansione urbana in cui una parte rilevante dell'edilizia di nuova produzione si rivolgeva a gruppi sociali che puntavano a un più alto livello di comfort abitativo. Il volume raccoglie saggi, mappe tematiche e campagne fotografiche organizzate intorno a quattro grandi questioni: le politiche, i luoghi, gli attori, le forme.