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Nella vita di ogni uomo e donna - di qualunque fede religiosa e politica - c'è un momento cruciale in cui occorre fermarsi, creare una pausa di silenzio nella vita caotica e riflettere sul senso del proprio destino e del proprio posto nel mondo. Il cardinal Martini si rivolge a chi, credente e non credente, ritenga dimensione inalienabile della propria esperienza umana quell'interiorità che non cessa mai di interrogarsi e pensare. I credenti vi troveranno nutrimento solido per una meditazione sulla fede che deve ogni giorno rendere ragione di se stessa. Chi non crede potrà essere invitato a confrontarsi con l'approccio cristiano a questioni che sono decisive per tutti: il bene e il male, l'amore e l'odio, la solidarietà e l'indifferenza. «La vita, la morte, l'amicizia, il dolore, l'amore, la famiglia, il lavoro, la solitudine, i segreti movimenti del cuore, i grandi fenomeni sociali ed epocali, tutta questa vita umana ci viene consegnata dalla Parola in una luce nuova e vera». Un classico della spiritualità martiniana, che parla ancora oggi a credenti e non credenti. Un invito a fermarsi, a trovare un momento per fare silenzio e recuperare il senso del proprio posto nel mondo.