Tab Article
Percorrendo le pagine e le immagini di questo volume, curato da Marco Galateri di Genola, di cui conosciamo l'amore per le memorie e le cose antiche di Terra Santa e l'amicizia per i francescani della Custodia, il mio pensiero va spontaneamente a un recente documento pontificio. Mi riferisco all'esortazione postsinodale "Verbum Domini", emanata il 30 settembre 2010, nella quale, trattando della parola di Dio, la Bibbia e la Terra Santa, papa Benedetto XVI scrive: 'Facendo memoria del Verbo di Dio che si fa carne nel seno di Maria di Nazareth, il nostro cuore si volge ora a quella Terra in cui si è compiuto il mistero della nostra redenzione e da cui la Parola di Dio si è diffusa fino ai confini del mondo. Le pietre sulle quali ha camminato il nostro Redentore rimangono per noi cariche di memoria e continuano a 'gridare' la Buona Novella. Per questo i Padri sinodali hanno ricordato la felice espressione che chiama la Terra Santa 'il quinto Vangelo''. Da oltre otto secoli come francescani abbiamo l'insigne onore e la formidabile responsabilità di testimoniare e servire questo 'Quinto Vangelo' e renderlo accessibile a quanti vivono o vengono in Terra Santa per leggerlo o ascoltarlo 'in situ /sul posto', vederlo con i propri occhi e toccarlo con le proprie mani (cf. 1 Gv, 1,1-3). Questa pubblicazione lo documenta ampiamente per i secoli dal 1500 al 1800. Il lettore vi troverà i nomi di Custodi, Procuratori, Commissari di Terra Santa o di semplici frati innamorati della terra di Gesù. Con gli scritti a stampa, spesso arricchiti da immagini e carte geografiche, essi ne diffusero nel mondo non solo la conoscenza e quasi il profumo ma anche le vicende drammatiche cui i luoghi santi non raramente sono andati incontro." (Francesco Patton)