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Cosa ha rappresentato la musica per l'Emilia-Romagna del Novecento e di questi primi anni del nuovo secolo? Dalle balere dove infuriava il liscio inventato da Carlo Brighi all'orgoglio "regionale" degli Offlaga Disco Pax sembrano passate intere ere geologiche, ma in realtà il percorso compiuto non è così difficile da tracciare. "Fuori i compagni dalle balere" conduce il lettore in un viaggio secolare, in cui si possono trovare l'uno accanto all'altro i CCCP Fedeli alla Linea e l'Orchestra Casadei, Lucio Dalla e i Massimo Volume, Gianni Morandi e l'Italian Records di Oderso Rubini. Un percorso laterale, composto da narrazioni, band disperse nei labirinti della memoria (e della storia) e miti imperituri, oggetti di culto ed eroi popolari adorati dalle masse. Un viaggio umano ma anche geografico, attraverso una delle regioni più complesse, strutturate, mitizzate e centrali della penisola: da Savignano sul Rubicone, patria del forlivese Carlo Brighi, detto E' Zaclén, fino alla Piacenza dei Not Moving, senza dimenticare Bologna e Reggio Emilia. Rubando le parole ai CCCP: "Da Reggio a Parma, da Parma a Reggio, da Modena a Carpi, da Carpi al Tuwat". Un itinerario con molte soste, ma senza respiro, sulle tracce di Ligabue, Vasco Rossi, Skiantos, Guccini, Lolli, Bersani e tutti i grandi protagonisti di una terra tra le più musicali dell'universo.