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Ancor prima che un musicista, Jim Morrison si considerava un poeta. Un errore di autovalutazione notevole, perché le sue opere in versi, per quanto a tratti interessanti, quasi mai riescono ad avere l'efficacia e lo spessore delle canzoni. Da queste si deve partire per poter tratteggiare un quadro quanto più possibile dettagliato della visione del mondo di Morrison e soci. Il libro, perciò, prende in esame quello che viene tradizionalmente riconosciuto come il "periodo d'oro" del gruppo, dal 1967 al 1971, ne analizza i testi ma al tempo stesso tiene conto dell'aspetto musicale, collocando il tutto all'interno del periodo storico di appartenenza, andando a cercare parallelismi e riferimenti anche lontani dal mondo delle note.