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Finalmente ripubblicati e riuniti in volume gli articoli che Marcello Piras scrisse tra il 1983 e il 1995 per la rivista «Musica Jazz». Introvabili per anni, e circolati in fotocopia da allora, essi rappresentano la prima, e tuttora insuperata, formulazione di una via italiana - e non solo - all'analisi musicologica del jazz e delle musiche afroamericane. Sul vetrino del microscopio Piras colloca sia alcuni dei grandi classici del jazz sia le prassi esecutive di alcuni maestri del genere, estraendone non solo una enorme quantità di informazioni, ma soprattutto riuscendo a evidenziarne i meccanismi interni, le regole compositive, gli aspetti formali, le scelte espressive: in definitiva, le ragioni profonde e nascoste che rendono tale un capolavoro. Con un linguaggio piano e comprensibile, e l'ausilio di diagrammi ed esempi musicali, Piras guida il lettore/ascoltatore alla scoperta, e alla comprensione di, tra gli altri, Mood Indigo (Duke Ellington), Fables Of Faubus (Charles Mingus), Peace (Ornette Coleman), Country Son (Miles Davis), Africa (John Coltrane), Cubano Be - Cubano Bop (Dizzy Gillespie), Composition 23C (Anthony Braxton). Il volume è corredato da un saggio inedito, scritto appositamente per questo libro, che ricostruisce l'incredibile genesi di Silver Swan, composizione quasi del tutto dimenticata di Scott Joplin.