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Il secondo libro della trilogia In nome del padre e della madre - Il legame archetipico tra famiglia e malattia tratta del funzionamento della famiglia come sistema che si consolida su un ciclo di tre o quattro generazioni: si crea così quel modello di maschile e di femminile che impedisce la libera espressione dell'autenticità individuale. Il libro analizza il sottosistema della fratellanza e definisce i ruoli di primogenito, secondogenito, terzogenito, ecc., mettendone in risalto i vincoli sistemici di appartenenza e l'identità proiettiva assegnata loro dai genitori, in base ai loro propri vincoli e proiezioni da parte dei loro propri genitori, che a loro volta li hanno ricevuti dai loro in un processo proiettivo che incede a ritroso fino ai nonni e ai bisnonni. Questa opera è un vero e proprio trattato di psicologia sistemica relazionale transgenerazionale svolto su quattro generazioni, corredato e supportato da un ampio spettro di esempi derivati da circa vent'anni di lavoro pratico e clinico.