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La forma breve nella prosa narrativa italiana ha una storia molto lunga, che affonda le radici nella classicità, per riaffiorare poi in uno dei primi esempi di scrittura letteraria in volgare, il cosiddetto novellino; ma una vera e compiuta consapevolezza teorica si palesa solo con Boccaccio, mentre il primo trattato dedicato espressamente alla narrativa breve appartiene al Cinquecento. Viceversa, nella pratica creativa degli scrittori, la narrazione breve ha goduto di una fortuna vastissima e plurisecolare, giungendo fino ai nostri giorni. Questo numero monografico di «Italianistica» intende offrire l'opportunità per una riflessione, dai due punti di vista enunciati, sul tema della novella e del racconto: dal versante teorico, dalla cornice del Decameron all'Ottocento e a Leopardi; da quello della prassi scrittoria, limitando invece il campo d'indagine al secolo scorso, con cinque interventi su due grandi autori e sui percorsi trasversali del racconto.