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Il volume, fascicolo monografico della rivista "Pasiphae", ospita gli Atti di un colloquio internazionale sul tema del sacrificio umano nel mondo antico e raccoglie le testimonianze di studiosi, italiani e non, esperti nello studio delle Civiltà egee e del Vicino Oriente. Nonostante che il sacrificio umano sia stato a lungo un argomento tabù, la ricerca dimostra la presenza di questa pratica nelle civiltà arcaiche, dalla Grecia micenea all'Egitto, da Cipro a Creta e, infine, anche nella Roma arcaica. I sacrifici umani erano eventi eccezionali, destinati sia ad evitare disastri collettivi sia a facilitare sforzi di natura sociale, in un chiaro rapporto tra offerta individuale e interesse pubblico. Dai contributi raccolti si dimostra, con sempre maggiore evidenza, che i miti e le leggende (per esempio, il mito di Ifigenia, i riti legati al culto di Dioniso, il sacrificio di Isacco) pongono fortemente le loro radici nella storia reale. D'altro canto, le ricerche, sempre più avanzate, dimostrano la straordinaria convergenza nella pratica del sacrificio umano esistente nelle civiltà oggetto del colloquio: dalle scoperte di Cnosso a quelle di Kydonia, dagli scavi di Khania a quelli di Lapithos a Cipro, appare chiaro come l'atto di sacrificare un essere umano sia presente in tutto il Mediterraneo orientale, fino alla Grecia e a Roma.