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La realtà femminile a cavallo tra XVII e XIX secolo è talmente complessa da dover essere osservata sotto più prospettive, al fine di svelare tutte le molteplici e composite interferenze che la caratterizzano; il suo studio è realizzabile solo con una visione multifocale, che permetta di cogliere anche le più impercettibili alterazioni, onde evitare di cadere in banali decodificazioni. Una presenza, quella della donna nei secoli passati, che nell'approfondimento degli studi appare sempre più incisiva e rilevante; nel caso delle donne tipografe italiane in età moderna si tratta semplicemente di portare alla luce il profondo iato esistito tra un 'esserci' e un 'figurare'. Il merito del volume consiste nell'aver voluto analizzare uno spaccato territoriale che finora aveva beneficiato di indagini poco approfondite e soprattutto poco organiche e debitamente articolate. Ci si riferisce alla realtà tipografico-editoriale siciliana, in specie messinese, che nonostante meritori studi sul versante dell'attività "maschile", poco, davvero poco aveva fatto registrare in riferimento al contesto femminile.