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Il titolo riecheggia "Alias in via Sesostri", racconto ambientato in un palazzo signorile dove abitano stimati professionisti che celano una seconda inconfessabile identità. E suggerisce, con il riferimento a via Solferino, storica sede del "Corriere della Sera", la doppia identità di Buzzati, giornalista e scrittore, ma anche lo stretto collegamento fra i due piani. Queste due identità di Buzzati sono indagate nei sei saggi che compongono il volume, e coprono il periodo che va dall'ingresso al "Corriere", nel 1928, alla pubblicazione di "Un amore", nel 1963. Il quadro che risulta conferma l'importanza dell'attività giornalistica, mostrando che la cronaca rappresenta per Buzzati una sorta di laboratorio linguistico, dove lo scrittore apprende e sperimenta tecniche e soluzioni sintattiche che trasferisce nei romanzi.