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Lo studio s'inserisce nel contesto più ampio di un settore di ricerca dedicato alla cultura della rappresentazione nella Milano del Settecento. La maggiore circolazione del libro a stampa, la nascita dei teatri pubblici a pagamento, la politica scolastica del governo di Maria Teresa, l'influenza del salon francese favoriscono la crescita culturale ed intellettuale di alcune figure femminili che animano i salotti di conversazione; alcune di loro si confrontano in prima persona con la scrittura drammaturgica, specialmente per musica. Si sono individuate una ventina di 'femmes savantes' in area lombardo-veneta, che rappresentano un fenomeno rilevante di mediazione culturale fra le sale dei teatri e la cultura accademica, ospitando nei loro saloni intellettuali, artisti e drammaturghi e vere e proprie rappresentazioni per un pubblico in miniatura. Attraverso la ricostruzione delle loro biografie e l'analisi delle loro opere si è cercato di stabilire una relazione fra la conversazione dei salotti letterari e la scrittura per la scena, seguendo il fil rouge della dialettica pubblico-privato.