Scepticism and Orthodoxy. Gianfrancesco Pico as a reader of Sextus Empiricus. With a facing text of Pico's Quotations from Sextus di Cao G. Mario - Bookdealer | I tuoi librai a domicilio
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Scepticism and Orthodoxy. Gianfrancesco Pico as a reader of Sextus Empiricus. With a facing text of Pico's Quotations from Sextus

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La dottrina recente sullo scetticismo moderno ha affermato il bisogno di una chiara distinzione "tra lo scetticismo e le correnti di pensiero che con esso hanno qualche attinenza: il relativismo, lo storicismo ed il pessimismo epistemologico" (I. Maclean), così come tra le definizioni di scetticismo più o meno determinate da un punto di vista storico (L. Nauta). Sulla base di queste valutazioni, l'autore intende parlare di un moderno scetticismo solo "se la parte più importante della dottrina scettica antica è presa in considerazione e confermata - l'egual valore delle fedi, la sospensione del giudizio e la tranquillità della mente". Per sostenere la sua tesi, egli prende in considerazione il momento iniziale dello scetticismo moderno e focalizza la sua attenzione sul modo in cui Gianfrancesco Pico della Mirandola (1469-1533), uomo del Rinascimento, affrontò le opere di Sesto Empirico (fine del II secolo d. C.), che rappresenta la migliore fonte di informazioni sullo scetticismo antico. Attraverso l'analisi dell'opera Examen Vanitatis (1520), il volume studia i rapporti di Gianfrancesco con lo scetticismo del mondo classico, la sua attrazione verso principi filosofici contrari ad ogni dogmatismo ma, nello stesso tempo (e abbastanza paradossalmente), i suoi rapporti stretti con l'etica cattolica del tempo e, infine, il suo biasimo verso ogni tipo di libertà di pensiero.

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