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Questo libro è il racconto delle avventure dei mille ragazzi che si imbarcarono a quarto con Garibaldi e andarono a liberare la Sicilia e l'Italia meridionale, un giorno capita tra le mani di Luciano Bianciardi bambino: glielo dà il padre Atide, timido ed oscuro cassiere di banca, ma mazziniano e patriota nell'animo. Forse questo è l'unico libro di Luciano che non subisce la sorte che tocca agli altri libri non scolastici, quella di essere chiusi a chiave dalla madre maestra Adele, all'inizio dell'anno scolastico. Luciano legge e rilegge le imprese del suo conterraneo Bandi, lo ammira e sogna di essere anche lui un garibaldino. non può sognare Salgari, Verne o Dumas, chiusi nell'armadio ed allora i garibaldini e Garibaldi sono i suoi eroi, che non lo abbandoneranno mai.