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Chi l'ha detto che i filosofi hanno sempre la testa fra le nuvole? E che la filosofia è una disciplina astrusa e "fumosa"? Ebbene, non c'è pagina di questo volume che non smentisca luoghi comuni tanto radicati. Anzi, un corso di sopravvivenza sembra perfino necessario, tanto più se la filosofia, come dimostra Girolamo De Michele, si occupa della vita e della nostra stessa sopravvivenza. Lo sapevano bene - con destini opposti, talvolta drammatici Cartesio e Giordano Bruno, Galileo e Antonio Gramsci. Perché la filosofia è esercizio di libertà, della vita concreta prima ancora che del pensiero. Uno sguardo disincantato sulla storia della filosofia "ufficiale" permette di scoprire l'attualità di pensatori lontanissimi nel tempo - le grandi "star" dell'antichità, come Platone e Aristotele, ma anche figure più oscure, come Talete e Anassimandro - accanto a "outsider di lusso" quali Giacomo Leopardi e David Foster Wallace (ma anche, di passaggio, Francesco Guccini, Luca Carboni e Fabrizio De André). Se la filosofia non insegna a trovare le risposte, ma ad affrontare i dubbi e le incertezze in cui non smetteremo mai di imbatterci, se "in filosofia il viaggio è più importante della meta", il suo racconto finisce per assomigliare a un grande romanzo d'avventura. Dell'avventura più bella, e che non ha mai fine.