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«La Costituzione della Repubblica italiana. Un nobile monumento ma anche un ingombrante catorcio.» Comincia così, provocatoriamente, il pamphlet che Luigi Lunari - drammaturgo di fama mondiale, ma autore anche di testi politici quale "La democrazia: una signora da buttare" - dedica al documento fondante del nostro Paese. Scritto con l'identica brillante verve dei suoi spettacoli teatrali, l'agile libretto è una cavalcata tra i 139 articoli della vecchia carta, commentati nei loro punti salienti, con molte divertenti e divertite divagazioni sui temi che nel frattempo si sono manifestati (dalla parità uomo e donna, ai diritti civili, alla nascita dell'Europa...), e con la puntuale proposta dei cambiamenti che si rendono ormai indispensabili, e che Lunari suggerisce con grande e ironica acutezza ai nuovi Padri Costituenti che o presto o tardi dovranno pur accingersi a questo compito.