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"Sono settecento anni all'incirca che, con augusto augurio, l'illustre Roma è stata fondata." È con queste parole che il poeta latino Quinto Ennio chiudeva, molto probabilmente, i suoi "Annali". Sono parole che sembrano dare inizio a un viaggio straordinario che coinvolgerà l'Occidente per molti secoli. I Latini gettano le basi per le lingue moderne, diffondono l'alfabeto, i generi letterari, gli eroi della loro tradizione, il paganesimo prima e il cristianesimo poi. Ma è solo l'inizio: dopo la sua fine, Roma genererà un mito che influenzerà il Medioevo e sarà riscoperto nell'Umanesimo, fondando modelli noti a tutte le letterature europee. È questo il processo di trasmissione e il dialogo che Pierre Laurens, studioso e professore emerito presso l'Università La Sorbonne di Parigi, ha ripercorso nella sua nuova "Histoire critique de la littérature latine", edita da Les Belles Lettres nel 2014.