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La pagina bianca del futuro è ancora tutta da scrivere e il riflettervi sopra rappresenta un momento privilegiato per liberare i propri fantasmi e lasciare libero corso ai propri sogni. La nostra palla di cristallo non fornisce, purtroppo, una visione particolareggiata del domani, ma fa solo trasparire che vi saranno probabili cambiamenti, immensi e veloci, che i settori oggi all'avanguardia subiranno molte trasformazioni deludenti, e nuove città subentreranno nella competizione mondiale a quelle che oggi rappresentano un preciso riferimento. L'uomo dovrà porre freno a quell'avidità del voler avere sempre di più, recuperando quindi il senso dell'antica massima "nulla di troppo". Per cui dovremo anche imparare a limitare la sfrenata corsa tecnologica iniziata negli ultimi cinquant'anni, specie in quei settori che hanno prodotto effetti devastanti. In questa fase d'inizio del Ventunesimo secolo siamo chiamati a ripensare con impegno innovativo al superamento di antichi squilibri, orientando e interpretando alla luce del percorso sin qui compiuto, le nuove trasformazioni che segneranno la vita di ciascuno di noi. I grandi problemi del domani, il senso da dare alla vita, la sconfitta delle disuguaglianze, una crescita più ricca in qualità che potrebbe significare maggior benessere, debbono vederci partecipi per contribuire anche alla nostra crescita personale. Senza timore di sbagliare. Vi è più nobiltà in una battaglia perduta, di quanta ve ne sia in certe vittorie.