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Un "filo rosso" legò sempre Brera all'atletica leggera. Un rapporto "ancestrale" che inizia con il primo articolo firmato per "La Gazzetta dello Sport" il 18 agosto 1945, e proseguirà ininterrotto sino all'ultimo. Brera, addirittura, tra il 1953 e il 1956 ricoprì la carica di Consigliere nazionale della FIDAL: un impegno da dirigente militante, inusuale e perciò tanto più sentito e appassionato, all'interno della sua ricchissima biografia pressoché interamente dedita alla scrittura giornalistico-sportiva. In una esplorazione della straordinaria versatilità, narrativa e linguistica "breriara", non poteva quindi mancare una piccola antologia di scritti sull'atletica leggera. Pagine saggistiche e di cronaca tratte da alcuni dei suoi principali lavori sul tema: "Atletica Leggera. Scienza e poesia dell'orgoglio fisico" (1949); "Atletica e Scuola" (1951) con Gian Maria Dossena; "Il sesso degli ercoli" (1959); "Atletica leggera. Culto dell'uomo" con Sandro Calvesi; nonché dall'intensissima attività giornalistica a "La Gazzetta dello Sport", "Il Giorno", "la Repubblica", "Il Guerin Sportivo". Una rilettura e riscoperta di uno dei tanti Brera, regalatici dalla sua inesauribile verve creativa.