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Il cinquantesimo anniversario della firma dei Trattati di Roma, che hanno consacrato la nascita, nel 1957, della Nuova Europa per volontà di Italia, Francia, Paesi Bassi, Lussemburgo, Belgio e Germania (allora Repubblica federale tedesca), dovrebbe essere l'occasione per scrutare sia il futuro che si profila, sia ciò che ormai è alle nostre spalle. Dopo i sei paesi fondatori, altri Stati hanno aderito all'Unione, sino a raggiungere il numero di 27 (circa 500 milioni di abitanti), tutti impegnati a lavorare insieme per la pace e la prosperità dei popoli. L'Unione Europea non vuole sostituirsi ai singoli Stati esistenti, e nella sua unicità e originalità, ha ricevuto la delega da questi stessi Stati a decidere democraticamente su molte questioni a livello europeo per guadagnare una forza e un'influenza a livello mondiale che nessuno di essi potrebbe acquisire da solo.