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'To Die Alive' è un tributo all'edonismo dell'isola di Fire Island e alla sua storica comunità gay. Il libro presenta 77 fotografie notturne realizzate dall'americano Matthew Leifheit nel corso degli ultimi 5 anni. Le immagini ricostruiscono un mondo di pulsioni, istinti e luoghi iconici dell'isola tra cui il famigerato underwear party dell'Ice Palace, la Belvedere Guest House, gli incontri tra le dune del Meat Rack e nella pineta. Ciò che emerge dagli scatti di Leifheit è una comunità estremamente intergenerazionale, ma altrettanto utilitaristica: la dimensione del piacere si intreccia a quella lavorativa nei legami tra i cosiddetti 'sugar daddy' e i professionisti del sesso. 'To Die Alive' presenta un mondo in egual misura romantico e grottesco in cui il tempo sembra scandito da una notte di sesso senza fine lungo la quale trovano spazio nuove forme e definizioni di 'queerness'. Il lavoro di Matthew Leifheit lascia nello spettatore un quesito: in un momento storico in cui l'omosessualità guadagna l'accettazione mainstream e per esprimersi non è più necessario rifugiarsi in estremi geografici come Fire Island, Provincetown, Palm Springs o Key West, qual'è il prezzo che la comunità gay paga per la sua assimilazione?