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Costanza del Carretto Doria, secondogenita di Vittoria Piccolomini e Marcantonio del Carretto Doria, figlio del grande ammiraglio Andrea Doria, andò in sposa al principe Carlo de Lannoy, divenendo principessa di Sulmona. Genovese di orgini, si trasferì a Napoli dove fu accolta dalla nobiltà del luogo e dove, assoggettata alla politica del vicerè don Pedro da Toledo, contribuì a fare da cornice alla monarchia borbonica. Attingendo a fonti storiche, quali testamenti e inventari dei beni redatti dai notai napoletani del Cinquecento, l'autrice ne ricostruisce un profilo biografico inedito e una personalità umana e spirituale d'alto profilo. Ne scaturisce il ritratto vivace e complesso di una donna risoluta che, ormai vedova, adoperando gli strumenti finanziari dell'epoca, seppe da sola gestire con sicurezza, dinamicità e sagacia il suo patrimonio, tramandandolo ai suoi eredi notevolmente accresciuto.