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In un mondo perennemente in festa, dove tutto (o quasi) è maschera, turismo e divertimento, che significato possono avere feste e Carnevali? O, al contrario, perché il linguaggio del Carnevale, con le sue maschere e i suoi eccessi, appare ancora così significativo nella nostra società? Perché in Cina o negli Stati Uniti città e centri commerciali si mascherano da città d'arte italiane? Perché i nostri musei diventano spazi di festa e di consumo, accogliendo persino sfilate di moda e danze masai? Perché la politica indossa maschere o usa il nostro patrimonio culturale come una maschera? In che modo feste e Carnevali, nell'età delle migrazioni e delle nuove paure, possono diventare strumenti d'integrazione o occasione di nuovi conflitti? Questo saggio, frutto di una pluriennale collaborazione con il Centro internazionale di ricerca e studi su Carnevale, Maschera e Satira, cerca di rispondere a queste e ad altre domande, affrontando una serie di temi chiave per comprendere la cultura postmoderna in cui viviamo e quella post-postmoderna in cui stiamo entrando.