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La letteratura teatrale, quella con la elle maiuscola, non sempre si presta a un uso scolastico. Con il titolo "Commedie didattiche" l'autore ha voluto raccogliere due testi con i quali i ragazzi possano cimentarsi, a scuola come in altri contesti, in prove di teatro, simili il più possibile a quello dei "grandi". I due testi sono da interpretare, attraverso una trama narrativa e favolistica che s'addice alle giovani età, con personaggi che possano riempirsi della personalità degli stessi precoci attori. I personaggi andranno capiti e, dopo, andranno rappresentati. I testi rispondono a criteri pedagogici e pratici: varietà di forme d'espressione; ripetitività degli schemi di intervento nel dialogo o addirittura delle battute; grande movimento sulla scena; elasticità della trama; esiguità del materiale di scena. L'autore nutre l'ambizione che i ragazzi esercitino la "critica" (si mira alla regia collettiva), si avvicinino all'uso di una lingua non del tutto televisiva, si facciano un'idea del teatro vero e, soprattutto, a cominciare dalle commedie proposte imparino a trasformare un qualsiasi testo scritto in vita.