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Subito dopo il suo arrivo nella capitale francese, lo scrittore Richard Sanders ha un fugace incontro in strada con una signora elegante che lo riconosce e lo saluta, mentre lui non si ricorda affatto di lei, neanche quando viene a sapere il suo nome. Non trova ricordi nella sua memoria per risalire all'identità di quella donna affascinante. Richard è a Parigi per la presentazione di un suo libro dal titolo emblematico, L'arte di dimenticare, e proprio in quei giorni si inaugura una mostra del suo amico Tovèr, con il quale, agli inizi della loro carriera, aveva condiviso molti sogni e una casa in quella che allora, negli anni Cinquanta, era la Mecca dei giovani artisti. È questa la seconda coincidenza che lo porta a compiere un viaggio a ritroso nel tempo. Con uno stile raffinato e suggestivo l'autore offre un saggio della sua inimitabile capacità di osservazione e introspezione, riuscendo a narrare con tratto leggero e ironico le passioni, i dubbi e le esitazioni di un artista dall'età giovanile alla vecchiaia, lungo un percorso in cui memoria e nostalgia sfumano nell'illusione.