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Il testo affronta con realismo e lucidità, ma anche trasferendo un palpabile sentimento, alcune tematiche che caratterizzano con urgenza la nostra epoca e il nostro Paese: l'infanzia negata, il dramma delle donne romene in Italia, la lotta al caporalato, la realtà con cui si interfaccia - in particolare - il presidio Caritas in provincia di Ragusa, le attività criminali che si nascondono in parte della filiera dell'agroalimentare. La vicenda della giovane Giulia, un nome di fantasia ma qui simbolo di una delle tante storie reali, ci racconta di diritti violati, di una crescita accelerata e brutale che tradisce l'infanzia, di sogni spezzati dalla violenza e dalla miseria. È la tragedia dei «figli del caporalato», degli invisibili che vivono ai margini della società, degli esseri umani classificati come di Serie B. Il libro di Carmelo Riccotti La Rocca è arricchito da contributi di valore e testimonianze, quali quelle di Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente; Silvia Dumitrache, presidente dell'associazione Donne Romene in Italia; Padre Beniamino Sacco, della parrocchia dello Spirito Santo di Vittoria; Michele Mililli, responsabile del coordinamento lavoratori agricoli dell'USB di Ragusa e Vincenzo La Monica, Responsabile del Presidio Caritas di Ragusa.