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Frutto di una lunga e accurata ricerca negli archivi americani, inglesi e italiani, questo libro offre il primo studio dedicato specificamente alle relazioni tra Stati Uniti e Italia durante la prima amministrazione Nixon: una fase decisiva nella congiuntura della storia italiana e internazionale, ricca di eventi drammatici come la strage di Piazza Fontana, il tentato golpe Borghese, la contestazione giovanile, l'avanzata elettorale della destra missina, la scissione del partito socialista unificato, e che si concluse con la crisi del centro-sinistra e il fugace ritorno al centrismo con i governi di Giulio Andreotti. Ricostruendo i fatti di questo periodo, l'autore si interroga su alcune questioni decisive per la comprensione della storia italiana contemporanea: quale fu il ruolo svolto effettivamente dagli Stati Uniti nella politica nazionale? E che impatto ebbe sui partiti politici italiani, in particolare, l'autorizzazione per il nuovo programma di finanziamento clandestino, fortemente voluto dal nuovo ambasciatore in Italia Graham Martin?