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Perché l'euro? La risposta alla domanda è contenuta in questo volume, dove la vita contrastata della moneta comune europea viene considerata da più punti di vista: le origini della sua debolezza nella ultima crisi finanziaria, i costi economici e sociali che comporterebbe il suo fallimento specie per i Paesi più deboli della Unione, come l'Italia. Inoltre, viene evidenziato il ruolo della Unione Bancaria Europea, appena avviata, e della politica monetaria da parte della Banca Centrale Europea e si delineano in successione le prospettive di ripresa della fiducia offerte dal QE, dal Piano Juncker e dal Piano Hill. Ma si parla anche dei ritardi nella costruzione istituzionale europea, specie in materia fiscale, degli ostacoli politici lungo il cammino verso l'Unione Politica Europea, iniziato con il Trattato di Roma nel 1957. Analisi e riferimenti vengono offerti sullo sfondo dei cambiamenti globali, le cui parole d'ordine per il futuro sono "dinamismo e competizione" e non più "inflazione e disoccupazione" stile anni settanta. Conclude il volume una riflessione sugli sviluppi della crisi greca nel luglio 2015.