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L'Ottocento, il grande secolo borghese, inaugura in Europa, secondo la bella definizione di Stendhal, l'età del sospetto, e il romanzo poliziesco se ne fa interprete fino ai giorni nostri con sorprendente duttilità ed efficacia, riattivando ogni volta il desiderio di misurarci con l'enigma e le ombre del delitto. Splendori e misteri del romanzo poliziesco, strutturato come un dizionario critico a più voci, ciascuna dedicata a indagare un aspetto specifico del genere letterario, rappresenta una rivisitazione inconsueta di quella straordinaria macchina narrativa che è il romanzo giallo, di cui vengono illustrate le regole del gioco e studiate le costanti tematiche in cui è possibile scorgere alcune questioni della modernità. Pur non perdendo mai di vista un orizzonte internazionale, l'attenzione si concentra prevalentemente sull'area francese dove il poliziesco svolge una funzione decisiva nell'affermazione europea del genere, nella sua diffusione come nella sua capacità di riscatto da una minorità letteraria.