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Le relazioni internazionali degli ultimi vent'anni sono caratterizzate, per la prima volta dopo secoli, dall'assenza di un principio d'ordine e dal profilarsi di chiari sintomi di anarchia. Dalla "Rivoluzione dell'Ottantanove" rappresentata dalla caduta del Muro di Berlino, suggello di uno scontro tra superpotenze risolto senza un conflitto armato e avvio di un periodo di armonizzazione internazionale, alle guerre - e alle politiche belliche - che stanno segnando l'inizio degli anni duemila. In base alle vicende del recente passato e del presente, l'autore prova a immaginare il nostro futuro di cittadini di un mondo glolmlizzato e privo di autentici riferimenti ideologici: un futuro condizionale, né sicuro, né certo.