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La storia dell'evoluzionismo sembra riconoscere un certo debito nei confronti del mare. Dal mare, a seguito delle esplorazioni delle grandi potenze europee in paesi ignoti, giunsero i campioni zoologici e botanici: una "diversità biologica" che nel corso del Settecento contribuisce ad avviare quella importante riforma delle scienze naturali (in Francia e in tutta Europa) destinata a sospingere le ipotesi sulla trasformazione degli organismi viventi. Per mare, Darwin e Wallace trovarono spunti e prove per la propria idea di evoluzione. In mare, infine, anche se questa volta in un luogo più simbolico che reale, viaggiano le "navi" di Neurath dell'evoluzionismo contemporaneo, cercando una episteme solida per "la grande teoria" del vivente. In un affascinante viaggio, il volume lascia emergere un evoluzionismo lontano dalle banalizzazioni dei resoconti didascalici che, affrontando la propria dimensione storica e scientifica, esprime appieno il suo significato euristico, etico e sociale.