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«I racconti di Oliver hanno una grande dignità: sapere stare al loro posto, ma soprattutto conoscere il posto giusto. Che sia una parentesi allegra sul treno, il momento di serenità sulla panchina del parco o un pensiero tranquillo prima di addormentarsi, le storie di Oliver sanno ragionare con semplicità e saggezza, nella loro versatilità di indagine tra gli alti e i bassi dell'umana condizione. Ben vengano tutti, dal primo all'ultimo, senza inganni. Insieme a quel sapore dolce, amaro e un po' piccante delle cose del passato, anche recente, che non vorremmo mai rischiare di non ricordare». (Dalla prefazione di Luisella Meozzi). «In questo libro ci sono molta natura e molto amore, donne fantastiche e donne streghe, uomini-uomini e uomini ridicoli, dei gatti tutt'altro che comprimari. Inoltre, la "fatica di vivere" è suddivisa equamente tra dolore, allegria e solitudine». (L'autore).